Giro d’Italia 2023, Top/Flop del giorno
La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2023.
TOP
Michael Matthews (Jayco-AlUla): Dopo quasi un anno torna alla vittoria e lo fa da favorito. L’attesa era tutta per il suo duello con Mads Pedesen (Trek-Segafedo) e l’australiano non sbaglia: con la sua squadra controlla la corsa fin dai primi chilometri e poi chiede ai suoi compagni (bravissimo il campione italiano Filippo Zana) di far esplodere il gruppo in salita. Nel finale poi è lui abile a trovare il varco giusto e sprigionare tutta la sua potenza in volata.
Kaden Groves (Alpecin-Deceunicnk): Il classe 1998 è tra i pochi velocisti puri a riuscire a resistere in salita e arrivare a giocarsi il successo di tappa. Nel finale rischia di pasticciare un po’ con il compagno Stefano Oldani, ma alla fine tutto va alla perfezione e l’australiano può chiudere terzo come già fatto ieri. Non arriva la vittoria nonostante buona parte degli sprinter sia stata messa ko, ma vale comunque la pena premiare quanto fatto vedere in salita, confermando ciò che di buono aveva già messo in mostra alla Volta a Catalunya.
Thibaut Pinot (Groupama-FDJ): Quel che è certo è che il transalpino non vuol far passare inosservata la sua presenza al suo ultimo Giro d’Italia. Alle prime salite, infatti, si mette subito in mostra andando a fare gli sprint per i GPM. A fine tappa il classe 1990 può così salire sul palco della premiazione per indossare la Maglia Azzurra.
FLOP
Primoz Roglic (Jumbo-Visma): Lo sloveno prova a sorprendere Remco Evenepoel, ma alla fine è lui a farsi sorprendere. Il classe 1989, infatti, si lancia nella volata per gli abbuoni al traguardo volante, ma deve inchinarsi alla freschezza del campione del mondo. Se un anno fa alla Vuelta a España quella della volata sembrava una delle sue armi migliori per provare a mettere in difficoltà il belga, per il momento questo approccio non ha portato i suoi frutti. Forse ha pesato anche un lancio non proprio perfetto da parte dei suoi compagni di squadra.
Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost): Il danese era tra i corridori più attesi, ma cede sotto i colpi di Filippo Zana. Mentre il campione italiano detta il ritmo in salita, infatti, il classe 1993 perde contatto dal gruppo di testa e non rientra più. Sfuma così per lui la prima buona occasione per cercare la vittoria che gli servirebbe a chiudere il cerchio con quelle già ottenute a Tour e Vuelta.
Mads Pedersen (Trek-Segafredo): Il secondo posto non è, ovviamente, un risultato da disdegnare, ma per come la sua squadra si è spesa nel corso della giornata le aspettative erano parecchio più alte. Il nocciolo della questione sta nel fatto di aver perso le ruote dei migliori di giornata in salita e di aver speso delle energie extra per rientrare. Energie che poi gli sono mancate nel duello finale con Matthews, perso nonostante il corridore della Trek-Segafredo si trovasse in buona posizione a inizio volata.
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